Quinta di dieci figli, Anna Maria Javouhey nacque il 10 novembre 1779 a Jallongers vicino Seurre in Francia. Bambina assistette agli sconvolgimenti sociali e alla crisi religiosa scaturita in quegli anni, dalla Rivoluzione Francese e dall’imposizione della Costituzione civile del clero, con alcuni ecclesiastici che aderirono e altri no. Ed è proprio uno di questi ultimi, l’abate Ballanche diventa il suo consigliere e guida; Anna a partire dall’11 novembre 1798, prende ad interessarsi dell’educazione dei fanciulli e con molta premura degli ammalati poveri. Fondò a Parigi la Congregazione Cluniacense delle Suore di San Giuseppe, dedicate alla cura degli infermi e alla formazione cristiana della gioventù femminile. Madre Anna Maria morì a Parigi il 15 luglio 1851 e venne seppellita a Senlis, nella grande cappella della Congregazione. La causa per la sua beatificazione fu introdotta a Roma il 13 febbraio 1908; è stata beatificata il 15 ottobre 1950 in San Pietro da papa Pio XII.
"Nella storia si riscontra che, fuori del cristianesimo, sempre le religioni panteiste tendono a divinizzare l'ente sociale; per esse la società è tutto e di fronte l'individuo è nulla. All'opposto le religioni politeiste per eccellenza, sempre divinizzano l'individualità, ogni suo bisogno, ogni sua virtù, ogni sua passione e tendono a dissolvere ogni suo vincolo sociale; per esse l'individuo è tutto, la società è nulla".
"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. GALLICANESIMO: è un complesso di teorie maturate in Francia, specialmente nel sec. XVII, che tendevano a restringere l'autorità della Chiesa di fronte allo Stato (Gallicanesimo politico) o l'autorità del Papa di fronte ai Concili, ai Vescovi, al Clero (Gallicanesimo ecclesiasticoteologico).
Clelia Barbieri nasce il 13 febbraio 1847 a San Giovanni in Persiceto, in provincia di Bologna. Nel 1862 entra nel nucleo degli «operai della dottrina cristiana» e si fa sempre più attenta e sensibile alla situazione della Chiesa. Ventenne, elabora con un gruppo di amiche (Teodora, Orsola, Violante) un progetto di vita consacrata. La presenza instancabile accanto ai piccoli, ai poveri, ai malati, agli emarginati, le merita da parte della gente l'appellativo di Madre. Nel 1878 il cardinale Lucido M. Parocchi, arcivescovo di Bologna, chiamerà «Minime dell'Addolorata» le eredi spirituali di Madre Clelia, morta nel 1870.
"l'età moderna, la quale spezzando colla propria mano, demolendo ad uno ad uno e disperdendo tutti i prodotti di quella civiltà, che dai tempi apostolici al culmine del medioevo, era stata un'ammiranda costruzione ex novo del sovrannaturale cristiano, l'età moderna, ripeto, che si affrettò a proclamare in nome della natura e della ragione umana emancipata il progresso sociale indefinito ... oggi per terribile e giusto giudizio di Dio respinge con isdegno quell'ottimismo superbo che non ponea limiti alla elevazione della civiltà, in nome di un pessimismo che informa lettere, arti, scienze, governi, politica e costumanze, e con rabbia distruggitrice inneggia satanicamente al nichilismo ed alla pandistruzione!"
"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. FRUTTI (della Messa): Il sacrificio eucaristico ha una quadruplice efficacia (cf. Conc. di Trento, DB. 950): latreutica (adora e loda Dio) eucaristica (lo ringrazia dei benefici elargiti). impetratoria (ottiene nuove grazie) propiziatoria (inclina la misericordia divina al perdono dei peccati).
Delle suore rastrellate nella regione della piana del Rodano facevano parte due suore cistercensi, una benedettina, ben sedici Orsoline e tredici Sacramentine. In prigione non smisero di proseguire le pratiche della loro vita conventuale. La prima sacramentina a salire la ghigliottina il 7 luglio, perché non volle venire meno alla sua fedeltà alla Chiesa, fu la B. Ifigenia di San Matteo. Le suore tennero un comportamento eroico eccezionale, testimoniato da quanti sfuggirono al massacro. La causa per la loro beatificazione fu introdotta il 14 giugno 1916 e il loro martirio fu riconosciuto il 19 marzo 1925; la beatificazione delle 32 suore martiri fu celebrata il 10 maggio 1925, da papa Pio XI e la festa celebrativa fissata per tutte al 9 luglio.
Da quel dì che le nazioni espulsero di mezzo a loro questo pastore invisibile, ribellandosi al pastore visibile, il pontefice romano, l'egoismo nazionale sorse gigante e l'opposizione sistematica fra gli Stati divenne il cardine delle relazioni internazionali, disperdendo l'ultima reliquia della repubblica dei popoli cristiani, che sotto la comune fede e la comune obbedienza al pastore della Chiesa, era il nucleo e la promessa dell'unione universale dei popoli.
"Cardinale Pietro Parente; Mons. Antonio Piolanti; Mons. Salvatore Garofalo: Voci selezionate dal Dizionario di Teologia Dogmatica. FRATICELLI: Una setta di religiosi vaganti del sec. XIII-XIV, derivata probabilmente dalla tendenza rigorista rappresentata nell'Ordine Francescano dai così detti Spirituali contrastati dai Conventuali, di più larghe vedute.
Nazaria Ignazia March Mesa - nata a Madrid nel 1889 - si trasferì con tutta la famiglia in Sud America, dove si fece religiosa nella Congregazione Piccole suore degli anziani abbandonati. Nel 1920 concepì una nuova Congregazione, intesa come «crociata di amore che abbraccia tutta la Chiesa» che fondò il 16 di giugno del 1925 con il nome di Missionarie Crociate della Chiesa. Nel 1938 passò in Argentina dove diede vita a molte istituzioni in favore delle giovani e dei poveri. Morì a Buenos Aires nel 1943 ed è stata beatificata da Giovanni Paolo II il 27 settembre 1992.
La grande missione sociale della religione cattolica e della Chiesa: come questa sola è capace di recar rimedio radicale al disordine sociale, perché essa sola penetra fino alla causa prima di esso, nel fondo delle anime, e vi opera colla virtù della grazia, così la Chiesa sola è fattore intrinseco dell'ordine stesso della società nel suo assetto normale ... Lo Stato per converso né genera primamente la società, né la rigenera ulteriormente se guasta e languente; e se questa pertanto si sottrae alla benefica atmosfera della Chiesa, si predispone di necessità e irreparabilmente a corrompersi in forma di morbo o crisi sociale.