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L’ULTIMA TROVATA: LA VITA NON ESISTE. IL MONDO INONDATO DI NICHILISMO E LO STUPORE PER DIO CHE SI FA UOMO…
di Antonio Socci
Da “Libero”, 20 dicembre 2013
Forse nessuno ve l’ha ancora comunicato, ma voi non siete vivi. Pensate di esserlo, ma “in realtà” non lo siete. Nessuno lo è (se lo venisse a sapere il computer dell’Inps non erogherebbe più pensioni).
Mi spiace dare la ferale notizia, che potrebbe mandare di traverso il panettone di Natale ai più sensibili. Del resto nemmeno il sottoscritto è vivente. Anzi, è la vita stessa che non esiste.
A fare il clamoroso “scoop” è stata una delle più blasonate riviste scientifiche del mondo, “Scientific American”. Un articolo del numero datato 2 dicembre infatti parla chiaro fin dal titolo: “Why Life Does Not Really Exist”.
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La crisi giuridica. Sulla Dottrina sociale
Quinto rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo
Intervista all’Arcivescovo Giampaolo Crepaldi
Esce oggi nelle librerie, per le edizioni Cantagalli, il V Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel mondo dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân. Al Presidente dell’Osservatorio, arcivescovo Giampaolo Crepaldi, vescovo di Trieste, abbiamo posto alcune domande
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Siria, duemila cristiani in ostaggio a Kanaye: «Devono convertirsi all’islam per non essere uccisi»
Tempi.it dicembre 16, 2013 Redazione
Da sabato sera un commando di Al Nusra ha in mano una comunità cristiana del villaggio. L’allarme di monsignor Nazzaro: «Se una sola donna uscisse senza il velo, tutti gli abitanti verrebbero passati per le armi»
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Baghdad, il governo locale erige un albero di Natale per mostrare solidarietà ai cristiani
L'albero di cinque metri sorgerà nel quartiere di Karrada sulla sponda est del fiume Tigri. La zona è un simbolo della convivenza pacifica fra cristiani e musulmani.
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"Mai avere paura della tenerezza"
Intervista con papa Francesco su Natale, fame nel mondo, sofferenza dei bambini, riforma della Curia, donne cardinale, Ior e prossimo viaggio in Terra Santa
Andrea Tornielli – La Stampa 16/12/2013
Città del Vaticano
«Il Natale per me è speranza e tenerezza...». Francesco racconta a «La Stampa» il suo primo Natale da vescovo di Roma. Casa Santa Marta, martedì 10 dicembre, ore 12.50. Il Papa ci accoglie in una sala accanto al refettorio.
L'incontro durerà un'ora e mezza. Per due volte, durante il colloquio, dal volto di Francesco sparisce la serenità che tutto il mondo ha imparato a conoscere, quando accenna alla sofferenza innocente dei bambini e parla della tragedia della fame nel mondo. Nell'intervista il Papa parla anche dei rapporti con le altre confessioni cristiane e dell'«ecumenismo del sangue» che le unisce nella persecuzione, accenna alle questioni del matrimonio e della famiglia che saranno trattate dal prossimo Sinodo, risponde a chi lo ha criticato dagli Usa definendolo «un marxista» e parla del rapporto tra Chiesa e politica.
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Corrispondenza Romana 11-12-13
Scienziati in tonaca di Agnoli e Bartelloni
(di Cristina Siccardi) Il Cristianesimo ha portato progresso scientifico e benessere materiale ovunque: là dove la ragione si è sposata alla Fede si è creato un tessuto civile idoneo al miglioramento di tutte le condizioni della vita, sia quella morale, che culturale, che scientifica, che produttiva. Là dove la Verità viene seminata e recepita, la bellezza trova la sua giusta dimora nelle arti e, quindi, la civiltà occidentale ha reso possibile lo sviluppo intellettivo e creativo dei popoli.
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Comunicato n° 119 del 10 Dicembre 2013
SCIENZA & VITA: FERMATO IL RAPPORTO ESTRELA
IN EUROPA RISUONA LA VOCE DI “UNO DI NOI”
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il Foglio - 6 dicembre 2013 - ore 21:30
Le periferie viste da Sant’Ambrogio
La secolarizzazione, l’Europa, la vera sfida della chiesa secondo Scola
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Dopo Barilla, le lobby Lgbt rieducano la banca Société générale, che si scusa per questa immagine “omofoba”
dicembre 5, 2013 Leone Grotti
La banca dopo le proteste Lgbt ha promesso di rimuovere l’immagine usata per pubblicizzare un nuovo prodotto assicurativo ma che ricorda troppo il logo della Manif pour tous
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PROUST E IL SEGRETO DELLE CATTEDRALI (CHE QUESTA EUROPA NON CONOSCE PIU’)
Libero 1-12-2013
di Antonio Socci
Inabissato nei sondaggi al 15 per cento di (im)popolarità, il minimo storico, François Hollande è contestato per i suoi fallimenti politici (sciopero nelle scuole) ed economici (il Pil è in calo e la ripresina è abortita).
Perfino con la legge Taubira (adozioni a coppie gay) si è trovato contro una sorprendente maggioranza popolare.
Così cerca diversivi. E’ il vecchio trucco dei governanti che si inventavano una guerra per distrarre dai loro disastri. Hollande a settembre voleva a tutti i costi la guerra alla Siria, ma è saltata perché si sono messi di traverso il Papa e la Russia.
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Tempi.it - novembre 29, 2013 Leone Grotti
«L’eutanasia per i bambini accelera solo l’auto-genocidio dell’Europa. E non è un diritto: è la fine del diritto»
Intervista al cardinale Sgreccia, ex presidente della Pontificia accademia per la vita, sulla legge in via di approvazione in Belgio. «La dolce morte serve ad alleviare non le sofferenze di chi sta male, ma il peso di chi sta bene»
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Libero 28-11-2013
Primo via libera del Parlamento del Belgio
L'ultimo orrore: l'eutanasia per i bambini
Approvata una legge che consente ai medici di togliere la vita a bambini gravemente malati
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il Foglio - 26 novembre 2013
L'esortazione apostolica del Papa
"Non si possono lasciare le cose come stanno". Così Francesco vuole cambiare la chiesa
Riforma delle strutture e del papato, attacco alla mondanità spirituale e al relativismo, scelta missionaria e inculturazione gesuita. Donne prete? Neanche a parlarne
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Corrispondenza Romana 27-11-2013
Un santo scomunicato: Giacomo della Marca
(di Cristina Siccardi) Il tempo che precedette la Riforma protestante fu caratterizzato dalla solida e grandiosa opera di alcuni predicatori, fra loro uno fu davvero grande e venne anche scomunicato, si chiamava San Giacomo della Marca (1393-1476), la cui festa liturgica cade il 28 novembre. Fra il XIV e XV secolo la Chiesa era soggetta alle corruzioni e allo stesso tempo molti eretici andavano imbrogliando sia Fede che dottrina. Un poco di ordine, benché si stesse preparando il terreno sul quale avrebbe agito l’eresiarca Lutero, venne portato da questi impavidi predicatori.
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Vatican Insider 25-11-2013
“Fermare le violenze contro i cristiani”
Al centro del colloquio di 35 minuti in Vaticano tra Putin e il Papa i rapporti fra le Chiese e la pace in Medio Oriente
Andrea Tornielli
Città del Vaticano
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SE I GIOVANI NON DICONO PIU’ “TI AMO!”
di Antonio Socci
Da “Libero”, 22 novembre 2013
Prima la “scoperta” dei femminicidi. Poi quella della prostituzione minorile a Roma e non solo. Si è detto che sono patologie della nostra società.
Ma la fisiologia dei rapporti affettivi, ciò che oggi consideriamo la normalità, qual è? Siamo certi che sia sana e felice?
Mi ha colpito una lettera – rimasta senza risposta – di uno studente del primo anno di liceo classico, uscita su “Repubblica”. Era titolata: “Perché tra noi liceali non si usa più ‘ti amo!’ ”.
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Grave e vergognoso che una scuola pubblica non accetti la mostra “Io sono di Gesù” su Rolando Rivi
Tempi.it - novembre 22, 2013 Luigi Negri - Emilio Bonicelli
I giovani di oggi, accerchiati dal vuoto delle moderne ideologie del nichilismo e del relativismo, hanno più che mai bisogno di incontrare testimoni appassionati all’amore e alla verità, come il Beato Rolando Rivi
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PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
La fedeltà a Dio non si negozia
Lunedì, 18 novembre 2013
(da: L'Osservatore Romano, ed. quotidiana, Anno CLIII, n. 265, Mart. 19/11/2013)
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Settimo Cielo
Il canto nuovo del Maestro Domenico Bartolucci
“La musica è Arte con la ‘A’ maiuscola. La scultura ha il marmo, l’architettura l’edificio… La musica la vedi solo con gli occhi dello spirito, ti entra dentro. E la Chiesa ha il merito di averla coltivata nelle sue cantorie, di averle dato la grammatica e la sintassi. La musica è l’anima della parola che diventa arte. In definitiva, ti dispone a scoprire e accogliere la bellezza di Dio. Per questo più che mai oggi la Chiesa deve sapersene riappropriare”.
Così Domenico Bartolucci, ultimo grande maestro della Cappella Sistina, fatto cardinale da Benedetto XVI, concludeva una fiammeggiante intervista al musicologo dell’Espresso Riccardo Lenzi:
> Ho fatto un sogno: è risorta la musica di Palestrina e Gregorio Magno
> I Had a Dream: The Music of Palestrina and Gregory the Great Had Come Back
Era il 2006 e Bartolucci era sulla soglia dei 90 anni. Dall’alba di oggi, 11 novembre 2013, festa di san Martino, in cielo sono gli angeli a cantare con lui il canto nuovo.
Quell’intervista è tutta da rileggere. Attualissima.
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il Foglio - 16 novembre 2013 - ore 06:59
Disputa micidiale, arbitro il Papa
Il Vaticano II fu una rivoluzione? No, dice il rivoluzionario Francesco
Gli addetti non se ne sono accorti, ma Francesco ha compiuto un gesto anticonformista dei suoi, in una direzione diversa da quella che molti si potevano attendere. Ha dato la palma di miglior esegeta del Vaticano II a un critico severo della interpretazione progressista del Concilio stesso. Nel 2005 al Foglio lo storico Alberto Melloni, discepolo di Giuseppe Alberigo ed esponente di punta della Scuola di Bologna che ha redatto la monumentale opera sulla storia del Concilio, fu messo a confronto, toni aspri, con Agostino Marchetto, recensore della sua storia “in contrappunto”. “Per definizione, un Concilio non si raduna quando non c’è nulla da dire” e non si convoca “per ripetere”, disse Melloni. Lo scopo, aggiungeva nel duro confronto a distanza con monsignor Agostino Marchetto (autore di una rassegna della storiografia del Vaticano II che contesta la ricostruzione bolognese), era quello di costituire “un balzo innanzi”. Discontinuità con il passato, insomma. Rinnovamento acclarato al punto che “chiunque oggi pensi la chiesa, sta pensando al Concilio”. Eppure, presentando “un volume di recensioni” di mons. Marchetto, il cardinale Camillo Ruini, allora presidente plenipotenziario della Cei, disse “che per avere le prime interpretazioni storiografiche equilibrate del Concilio di Trento si sono dovuti attendere decenni”. Riferimento polemico evidente al lavoro di Alberigo, che Melloni definì con sarcasmo “una estemporanea cortesia al recensore più che a una tesi storiografica”. Un gesto “di condiscendenza verso recensioni ispirate al principio ‘di tutti parlò mal fuorché di Cristo’. Anche perché – aggiungeva lo storico emiliano – se Ruini volesse seguire Marchetto nel suo sdegno censorio finirebbe per attaccare non solo Alberigo (che a differenza di Marchetto qualche laurea honoris causa l’ha avuta), ma anche i migliori professori di varie università cattoliche” sparse nel mondo. E poi, diceva Melloni, “il progresso della ricerca avviene attraverso la ricerca e non dal giudizio sentenzioso di un recensore che si sente più intelligente dei 250 recensori che hanno letto le edizioni dell’opera collettiva diretta da Alberigo” nelle varie lingue. Toni forti, diciamo.