"Ma la presente ricorrenza é per questo Ateneo un motivo di più alto prestigio in virtù del tempo e delle circostanze: essa, infatti, ci riporta agli albori del Secondo Millenio cristiano, allorché l’Europa si andava configurando nell’ormai compiuta fusione tra l’antico ceppo latino e la vitalità dei popoli germanici e slavi, sotto l’influsso decisivo e - si direbbe - catalizzante della forza spirituale del Vangelo.

Proprio nello sviluppo di questo processo di amalgama e di rinnovamento, tra gli altri importanti fattori, fu determinante il contributo dato dalle Università, che andavano via via sorgendo anche sul modello della primigenia ed esemplare esperienza bolognese.

Era il tempo in cui, pur in mezzo a tensioni e contrasti, emergeva potente l’esigenza di un’unità politica e spirituale dei popoli.

Ad essa il cristianesimo - ormai pienamente diffuso e radicato nell’intero Continente - seppe efficacemente rispondere con la sua proposta di una verità una e unificante, con l’affermazione della dignità della ragione quale indispensabile componente dell’atto di fede, con il suo messaggio di elevazione dell’uomo, figlio e interlocutore di Dio, e di fraternità universale.

Al servizio di questa stessa esigenza unitaria si posero le Università degli studi, tutte entro l’alveo di una cristianità chiaramente consapevole della sua identità, spesso addirittura istituzionalmente collegate con la Chiesa.

2. La scuola universitaria - a differenza delle scuole antiche e anche delle scuole monastiche - mira alla formazione e organizza la ricerca non più solo in ordine alla perfezione dell’individuo o alle necessità della comunità religiosa, ma si apre all’intera società, alle sue richieste, alle funzioni della nuova vita cittadina.

In connessione con questo allargamento di prospettiva sociale, si avverte l’importanza di un lavoro di sintesi, orientato a raggiungere l’unità del sapere ed a far convergere le diverse conoscenze in una visione globale della realtà.

Tutto ciò si iscriveva nello sforzo di esplorare l’unica e suprema verità di Dio, riflessa nelle verità parziali che la mente umana riesce ad indagare.

Come ho già ricordato in altre occasioni, la nozione di ‘università’ comporta infatti un’esigenza di universalità, e cioé un’apertura a tutta la verità che tutti attrae e sovrasta e si identifica nella verità di Dio e nella verità dell’uomo, che é il Verbo incarnato (cfr. Discorsi ai docenti delle Università di Bologna, 18/4/82; di Lovanio Nuova, 21/5/85; di Perugia, 26/10/86)"

(GIOVANNI PAOLO II, All’Università di Bologna, 7/6/88)