"A questo punto non posso tralasciare di elogiare i sacrifici finanziari dei cattolici americani nonché i notevoli contributi di benefattori singoli, di fondazioni, organizzazioni e imprese all’educazione cattolica negli Stati Uniti.
Gli eroici sacrifici di generazioni di genitori cattolici per costruire e sostenere le scuole parrocchiali e diocesane non devono mai essere dimenticati.
I costi sempre più alti potranno richiedere criteri nuovi, forme nuove di partecipazione finanziaria, nuovi impieghi delle risorse.
Ma sono certo che tutte le persone interessate, gli ‘addetti ai lavori’, faranno fronte alla sfida delle scuole cattoliche con coraggio e dedizione, senza sottovalutare il valore dei sacrifici da sopportare.

Ma vi é un’altra sfida che si pone di fronte a tutti coloro che si occupano dell’educazione cattolica.
E’ quella, sempre più pressante, di individuare gli obiettivi dell’educazione cattolica e applicare giusti metodi nei programmi di educazione elementare e media e d’istruzione religiosa.
La sfida é questa: comprendere pienamente l’impegno educativo, valutarne correttamente i contenuti, e trasmettere l’intera verità riguardante la persona umana, creata ad immagine di Dio e chiamata alla vita in Cristo attraverso lo Spirito Santo.
I contenuti dei singoli corsi nell’educazione cattolica sono importanti sia nell’insegnamento religioso, sia in tutte le materie che vengono a far parte dell’istruzione totale nelle persone che preparano questa alla sua vita di lavoro e al suo destino eterno.
(...) Per quanto riguarda i contenuti dei corsi di religione, il criterio essenziale é la fedeltà al magistero della Chiesa"

(GIOVANNI PAOLO II, A scuole cattoliche, New Orleans, 12/9/87)