Non ci può essere misericordia se manca la giustizia: e laprima giustizia è dare a Dio ciò che gli spetta.
Oggi, 28/6/2016, nella Solennità del Cuore Sacratissimo di Gesù, il Cardinale prefetto della Congregazione per il Culto divino, ci ricorda l’eredità di chi ha costruito la civiltà occidentale: Dio solo, Dio per primo, Dio tutto.
del Card. Robert Sarah
«(?) Fondamentalmente, credo che l?uomo occidentale si rifiuti di essere salvato dalla misericordia di Dio. Rifiuta di ricevere la salvezza, volendo costruirla da sé. I ?valori fondamentali? promossi dall?Onu si basano su un rifiuto di Dio che io paragono al giovane ricco del Vangelo. Dio ha guardato l?Occidente e l?ha amato perché ha fatto cose meravigliose. Lo invitò ad andare oltre, ma l?Occidente tornò indietro. Preferiva il tipo di ricchezza che doveva solo a se stesso.
Le grandi cattedrali dell?Occidente possono essere state costruite solo da uomini di grande fede e grande umiltà che erano profondamente felici di sapere che erano figli di Dio. Sono come un canto di gioia, un inno alla gloria di Dio scolpita nella pietra e dipinta nel vetro. Sono il lavoro dei figli che amano e adorano il loro Padre celeste! Tutti erano contenti di scolpire nella pietra un?espressione della loro fede e amore per Dio, e non per la gloria del loro stesso nome. Le loro opere d?arte avevano lo scopo di glorificare e lodare Dio solo. L?uomo occidentale moderno è troppo triste per realizzare tali opere d?arte.
Ha scelto di essere un orfano solitario: come può recitare la gloria dell?eterno Padre da cui ha ricevuto tutto? Bene, allora cosa farà? Prima delle rovine di Notre-Dame, alcuni sono stati tentati di dire: ?Vedi, questo edificio ha raggiunto il suo scopo. Costruiamo qualcosa di nuovo, di più moderno. Costruiamo qualcosa a nostra immagine!?. Un edificio che parla, non della gloria di Dio, ma della gloria dell?uomo, del potere della scienza e della modernità.
Allo stesso modo, alcune persone guardano la Chiesa cattolica e dicono: questa chiesa ha servito il suo scopo, lasciateci cambiare, facciamo una nuova Chiesa secondo la nostra immagine. Pensano: la Chiesa non è più credibile, non ascoltiamo più la sua voce nei media. È troppo sconvolta dagli scandali della pedofilia e dell?omosessualità nel clero. Troppi del suo clero sono malvagi. È necessario cambiarla, reinventarla.
Il celibato sacerdotale è troppo difficile per i nostri tempi: fatelo come scelta opzionale! L?insegnamento morale del Vangelo è troppo impegnativo: rendilo più facile! Diluiscilo con relativismo e lassismo. In futuro, preoccupati di più delle questioni sociali.
La dottrina cattolica non è adatta ai media? Cambiarla! Adattala alle mentalità e alle perversioni morali del nostro tempo. Adottiamo la nuova etica globalista promossa dall?ONU e dall?ideologia di genere!
Facciamo della Chiesa una società umana e orizzontale, che parli un linguaggio mediatico che la renda popolare! Amici miei, una tale chiesa non interessa a nessuno. Miei cari amici, al mondo non serve una Chiesa che non offre nient?altro che un riflesso della propria immagine!
La Chiesa è interessante solo perché ci permette di incontrare Gesù. È legittima solo perché ci trasmette la Rivelazione. Quando la Chiesa diventa oberata di strutture umane, ostruisce la luce di Dio che splende in lei e attraverso di lei. La Chiesa dovrebbe essere come una cattedrale. Tutto in Lei dovrebbe cantare alla gloria di Dio. Lei deve incessantemente dirigere il nostro sguardo verso di Lui, come la guglia di Notre-Dame puntata verso il cielo.
Miei cari amici, dobbiamo ricostruire la cattedrale. Dobbiamo ricostruirla esattamente com?era prima. Non abbiamo bisogno di inventare una nuova Chiesa. Dobbiamo lasciarci convertire in modo che la Chiesa possa brillare ancora una volta, così che la Chiesa possa essere ancora una volta una cattedrale che canta la gloria di Dio e conduce gli uomini verso di lui. Quindi, qual è la prima cosa da fare?
Lo dico senza esitazione: vuoi ricostruire la Chiesa? Dobbiamo metterci in ginocchio!
Vuoi ricostruire questa bella cattedrale che è la Chiesa cattolica? Mettiti in ginocchio! Una cattedrale è prima di tutto un luogo dove gli uomini possono inginocchiarsi, una cattedrale è dove Dio è presente nel Santissimo Sacramento. Il compito più urgente è recuperare un senso di adorazione! La perdita di un senso di adorazione di Dio è la fonte di tutti gli incendi e le crisi che stanno scuotendo il mondo e la Chiesa.
Abbiamo bisogno di adoratori! Il mondo sta morendo perché manca di adoratori! La Chiesa è inaridita dalla mancanza di adoratori per placare la Sua sete! (?)».
Traduzione di uno stralcio della conferenza tenuta dal cardinale Robert Sarah all?Église Saint François-Xavier a Parigi, il 25 maggio 2019, poche ore dopo aver visitato la Cattedrale di Notre-Dame: [www.iltimone.org]
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]]>La storia, riferita dalla Cna, viene dagli Stati Uniti, arcidiocesi di Indianapolis, dove una scuola superiore gestita dai gesuiti non sarà più riconosciuta come cattolica.
Il motivo? In quella scuola, la Brebeuf Jesuit Preparatory School, opera un insegnante che ha contratto un «matrimonio civile con una persona dello stesso sesso», circostanza di cui l?istituto è venuto a conoscenza nell?estate del 2017, secondo quanto scrive in una dichiarazione il gesuita Brian Paulson, superiore provinciale del Midwest.
Il fatto era tra l?altro divenuto pubblicamente noto attraverso i social network, generando quindi anche pubblico scandalo. Da allora l?arcidiocesi, retta da fine luglio 2017 dall?arcivescovo Charles Thompson, ha chiesto alla scuola cattolica di non rinnovare il contratto con l?insegnante, alla luce del suo stato di vita manifestamente contrario alla legge di Dio. Ma in questi due anni i dirigenti dell?istituto si sono sempre rifiutati di obbedire alla richiesta del vescovo.
Da qui la decisione di monsignor Thompson (nella foto), che in una dichiarazione resa pubblica il 20 giugno ha spiegato che tutti gli insegnanti di una scuola cattolica operano come «ministri» perché «è loro dovere e privilegio assicurare che gli studenti ricevano istruzione nella dottrina e pratica cattolica. Per testimoniare efficacemente Cristo, anche se non insegnano religione, tutti i ministri nelle loro vite professionali e private devono trasmettere e sostenere l?insegnamento della Chiesa cattolica». Perciò, alla luce del rifiuto dei vertici della scuola di risolvere il contratto con l?insegnante gay, «la Brebeuf Jesuit Preparatory School non sarà più riconosciuta come un?istituzione cattolica dall?Arcidiocesi di Indianapolis».
I dirigenti della Brebeuf, con in testa il presidente (il gesuita William Verbryke), hanno immediatamente risposto con una lettera aperta alla comunità scolastica in cui si afferma che «la nostra identità di istituzione cattolica gesuita rimane immutata». E sempre il 20 giugno c?è stata la già citata dichiarazione del provinciale Paulson, secondo cui la direttiva dell?arcivescovo violerebbe «la nostra coscienza informata» e costituirebbe «un preoccupante precedente per l?interferenza futura nelle attività della scuola».
«Riconosciamo che a volte alcune persone associate alla nostra missione prendono decisioni morali personali in contrasto con la dottrina della Chiesa; facciamo del nostro meglio per aiutarli a crescere in santità, tutti noi siamo amati peccatori che desiderano seguire Gesù», scrive ancora padre Paulson: eppure, presupposto per la crescita in santità non può che essere la rottura di un rapporto, come quello omosessuale, in aperta contraddizione con il disegno di Dio, e che da almeno due anni è motivo di scandalo innanzitutto per le centinaia di studenti che in quella scuola dovrebbero ricevere un?educazione cattolica. E certo non si aiuta l?insegnante gay, se lo si conferma come se il suo stato di peccatore manifesto fosse irrilevante.
Paulson ha reso noto che la sua Provincia farà ricorso contro la decisione di monsignor Thompson, prima appellandosi allo stesso arcivescovo, e poi, «se necessario, [presentando] ricorso gerarchico al Vaticano». Annuncio che è stato subito seguito dal tweet del gesuita James Martin, compiaciuto del fatto che la scuola stia «con i suoi impiegati Lgbt».
Difficile dire come andrà a finire. Certo è che il Codice di diritto canonico, in riferimento alle scuole gestite da ordini religiosi, pur richiamando al canone 806 «la loro autonomia sulla conduzione interna di tali scuole», afferma allo stesso canone che «al Vescovo diocesano [?] compete dare disposizioni che concernono l?ordinamento generale delle scuole cattoliche».
In modo ancora più specifico, il canone 803 prescrive che «i maestri si distinguano per retta dottrina e per probità di vita». E aggiunge subito dopo: «Nessuna scuola, benché effettivamente cattolica, porti il nome di scuola cattolica, se non per consenso della competente autorità ecclesiastica».
Un?ultima nota: quella scuola è intitolata al missionario san Giovanni di Brebeuf (1593-1649), uno che insieme ad altri compagni gesuiti testimoniò Cristo fino al martirio. Preghiamo per la loro intercessione.
Emermes Dovico, per [www.iltimone.org]
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]]>+ Giampaolo Crepaldi
Monte Grisa, 13 giugno 2019
[Gay Pride. E’ ormai evidente che buona parte delle “processioni riparatrici” sono organizzate dalla chiesa di Lefebvre: non hanno alcuno scopo riparatore e servono solo a reclutare nuovi adepti per la setta. Diverso il caso di tante Diocesi italiane, dove sono i sacerdoti diocesani e, sempre più spesso, il vescovo, che si incaricano di riparare alle offese fatte a Dio e a Sua Madre. E’ di pochi giorni fa il caso di Trieste, con questa bella lettera del suo Pastore: che sia di stimolo ai tanti buoni sacerdoti e vescovi]
Carissimi fratelli e sorelle,
1. Continua nel nostro Santuario di Monte Grisa, dedicato alla Vergine Maria nei suoi titoli di Madre e Regina, la bella e consolante tradizione di ricordare le apparizioni della Madonna a tre pastorelli di Fatima. Inoltre, in questa fausta circostanza, accogliamo il pellegrinaggio del Decanato di Roiano che è impreziosito dalla presenza dei bambini e delle bambine che hanno fatto la Prima Comunione. Come allora anche oggi, la Vergine Maria si rivolge, con amore di predilezione, ai piccoli.
Questa singolare scelta della Madonna contiene un invito, pressante e urgente, ad essere anche noi come i tre pastorelli: umili, semplici, poveri; ad invocare l?aiuto della Madre celeste, capace di darci la forza necessaria per affrontare gli ostacoli che incontriamo nel nostro cammino spirituale. Lei, con incomparabile generosità, ci conduce da suo Figlio Gesù, il Salvatore e il Redentore del mondo. San Giovani Paolo II, in uno dei suoi numerosissimi scritti dedicati alla Vergine santa, scrisse: ?Sin dal tempo in cui Gesù, morendo sulla croce, disse a Giovanni: ?Ecco la tua Madre? (Gv 19,27); sin dal tempo in cui ?il discepolo la prese nella sua casa?, il mistero della maternità spirituale di Maria ha avuto il suo adempimento nella storia con un?ampiezza senza confini?.
2. Carissimi fratelli e sorelle, questo nostro incontro di preghiera vuole riparare le offese che sono state fatte a Dio e al popolo cristiano sabato 8 giugno nella nostra Città di Trieste durante la manifestazione denominata ?Pride FVG?. Soprattutto con cartelli allusivi alle preghiere del Padre nostro e della Salve Regina ? di cui molti possiedono documentazione ? si è colpito al cuore il nucleo più prezioso della nostra fede nel Cristo Signore e la nostra devozione alla Vergine Maria. Al di là dei linguaggi volgari utilizzati, è bene rimarcare un punto: quello che voleva essere un evento di lotta contro le discriminazioni, si è tradotto in un evento discriminatorio contro il popolo cristiano. Ecco la necessità di riparare quello che è stato rotto e di pulire quello che è stato sporcato, che, da Gesù Cristo in poi, costituisce la missione propria della Chiesa e di noi cristiani. Come? La risposta a questa domanda ci giunge da sant?Antonio di Padova, del quale oggi facciamo memoria. Il Santo dei miracoli ci dice che se non si mette al centro di tutto e di tutti nostro Signore Gesù Cristo non si va da nessuna parte. ?Il centro? egli scrive ?è il posto che compete a Gesù: in cielo, nel grembo della Vergine, nella mangiatoia del gregge e sul patibolo della Croce ? Sta al centro di ogni cuore; sta al centro perché da Lui, come dal centro, tutti i raggi della grazia si irradino verso di noi che camminiamo all?intorno e ci agitiamo alla periferia? (Sermone dell?Ottava di Pasqua 6; in S. Antonio da Padova. I Sermoni, ed. Messaggero, Padova 1996, pag. 229-230).
3. Carissimi fratelli e sorelle, lo stile cristiano non rivendica alcunché con orgoglio. Piuttosto è uno stile che cerca continuamente di conformarsi all?austero messaggio di Fatima: fare penitenza, pregare, credere nel Vangelo, convertirsi. Quello di Fatima è un messaggio profondamente evangelico; è un messaggio che ci invita a vivere il Vangelo; è un messaggio che ci sollecita a seguire Cristo che è la nostra salvezza. Oggi, in modo particolare, andiamo spiritualmente a Fatima, dove la Madonna comunicò a dei fanciulli cose importantissime per la Chiesa e per il mondo. E con i bambini della Prima Comunione del Decanato di Roiano, imploriamo da Maria la conversione dei peccatori e la pace in tutto il mondo, con nel cuore la consolante certezza di appartenere al Signore, Colui che è il nostro Tutto, il nostro tesoro. Maria ce lo indica: questa è la sua missione materna. Gioiosamente viviamo in amicizia e comunione con il Signore Gesù, con il cuore sempre aperto ad accogliere e a portare a Lui tutti i nostri fratelli e sorelle, bisognosi di verità e di amore.
fonte: [https:]
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]]>L?attivismo degli attivisti LGBT ha fatto vedere tutta la sua forza nell?imporre il gender diktat: trovatosi nell?occhio del ciclone, Sua Eccellenza ha cercato il dialogo, ma è stato tutto inutile? anzi controproducente: a distanza di dieci giorni, Google News riporta oltre 20.000 attacchi sui mass-media.
Unica consolazione: la solidarietà di un confratello nell?episcopato, Mons. J. Strickland, vescovo di Tyler.
Eppure, questi buoni vescovi non hanno fatto altro che ribadire l?insegnamento della Chiesa: «Dovrà essere ritirato ogni appoggio a qualunque organizzazione che cerchi di sovvertire l?insegnamento della Chiesa» (Congr. per la Dottrina della Fede, istruz. La cura pastorale delle persone omosessuali)
Ricordiamo che pochi giorni fa, il vescovo di Modena Mons. Erio Castellucci, ha reso pubblica una nota con gli stessi contenuti, esprimendo un inequivocabile ?sostanziale dissenso dai contenuti e dal metodo che anima il Gay pride?.
Come mai il buon vescovo emiliano non è stato sottoposto al fuoco di fila della setta LGBT? la risposta non può essere che una: dove la setta LGBT sta nascendo ed è ancora debole, dove c?è un laicato convinto e determinato che difende il Pastore, non osa attaccare frontalmente i cattolici. Ma lo farà appena possibile. Questa partita oggi si gioca sulle capacità di propaganda e comunicazione: questi fatti dimostrano che la Chiesa e i suoi uomini sono totalmente impreparati a questo genere di battaglia.
Laici e Pastori è necessario riflettano su questi episodi, per ricavarne qualche idea. Ad esempio:
Fonte: [https:]]
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]]>Il nuovo presidente dell?immenso Brasile, Jair Bolsonaro, ha partecipato lo scorso 23 maggio a un’imponente manifestazione pubblica dove, davanti alla statua della Madonna di Fatima, ha consacrato il suo Paese al Cuore Immacolato di Maria. Twitta il Messaggero così: «Copiando praticamente il gesto fatto da Matteo Salvini al termine del suo comizio elettorale quando ha consacrato la sua vita e la vittoria leghista per salvare l’Europa e l’Italia alla Vergine di Fatima». Bontà sua, il quotidiano romano precisa: «Nel caso di Jair Bolsonaro non si trattava di una iniziativa elettorale, ma di un evento organizzato da un gruppo di deputati con la partecipazione di gruppi di preghiera e del vescovo locale, monsignor Fernando Rifam».
Be?, verrebbe da dire che almeno lui è fortunato, in quanto i prelati e i cattolici “adulti” brasiliani non si sono affrettati a prendere, schifati, le distanze da chi, come il nostro Salvini osa entrare a gamba tesa in quel che considerano il loro esclusivo orticello. Giù le mani dalla religione cattolica, è cosa nostra.
Noi, che siamo cultori di cose storiche e nostalgici dei tempi in cui «la religione di Gesù Cristo era tenuta in grado sommo» (cfr. enciclica Immortale Dei, 1885, Leone XIII), ricordiamo che in Sudamerica c?è un precedente significativo, l?Ecuador. Quando, esattamente cent?anni dopo l?Immortale Dei, san Giovanni Paolo II visitò quel Paese, rinnovò la consacrazione dell?Ecuador al Sacro Cuore di Gesù. E, non a caso, ripeté pari pari la formula usata il 25 marzo 1874, festa dell?Annunciazione. Quella volta l?atto di consacrazione fu pronunciato dall?arcivescovo della capitale Quito, José Ignacio Pacheco. Ma l?iniziativa era partita dal presidente della repubblica, Gabriel García Moreno, che aveva addirittura inserito quella consacrazione nel Preambolo della Costituzione. Solo che a quel tempo non c?erano i grandi media e la loro pervasività, non c?era Internet e le sue news sia fake che non, non c?era l?Onu e non c?erano le Ong. Così, quelli che non erano d?accordo dovevano risolvere la cose a mano.
Infatti, il presidente “bigotto” e “reazionario” (figurarsi che aveva inviato al papa Pio IX una somma di denaro per in qualche modo ristorarlo dello scippo di Roma da parte dei piemontesi) venne assassinato nel 1875 mentre usciva dalla cattedrale di Quito, dove era uso sentir Messa tutte le mattine. All?arcivescovo toccò due anni dopo, il Venerdì Santo: qualcuno aveva avvelenato l?Ostia con cui si era comunicato. Eh, mischiare religione e politica è, almeno da un certo momento storico in poi, pericoloso.
Per tornare all?oggi, non sappiamo quante minacce di morte abbia ricevuto fin qui Bolsonaro, forse nessuna, ma è noto che i carioca hanno el sangre caliente, anche se parlano portoghese. Sappiamo quante ne ha ricevute l?italiano Salvini, che le ha contate: centotrentacinque finora. Ma, ripetiamo, i tempi sono mutati e chi di dovere si è reso conto che ne uccide più la lingua che la spada (eh, Gesù ci aveva avvertito anche di questo?). Perciò, per chi brandisce rosari e madonne sotto elezioni (anche se in Brasile di elezioni non ce ne sono), una vibrata presa di distanze da parte del clero adulto e qualificato può bastare. Se poi l?incauto le elezioni dovesse vincerle davvero, si astenga da pellegrinaggi di ringraziamento, perché è noto che la Madonna di Fatima non si occupa di politica. Ha smesso dopo il 1948, per l?esattezza dopo il 18 aprile.
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]]>C?è di più: Mons. Castellucci esprime un inequivocabile ?sostanziale dissenso dai contenuti e dal metodo che anima il Gay pride? a smentire ogni lettura faziosa operata in queste ore dai mass-media laicisti e lefebvriani.
Ed ecco che, per la prima volta in Italia, una processione riparatrice ha luogo con il placet fattuale del Vescovo, vede la partecipazione di altri sacerdoti incardinati nella Diocesi e viene guidata da un parroco, Don Giorgio Bellei, che non teme di dichiarare alla stampa: ?preghiamo perché questo peccato viene sbandierato contro il progetto di Dio, che maschio e femmina li creò e che ha dato alla sessualità umana un fine preciso” (Cfr. Repubblica Bologna, 1/6/2019).
La chiesa di Lefebvre? irrilevante come sempre e stavolta ? finalmente! ? senza alcuna visibilità.
Anche i partiti del centro-destra non si sono lasciati ingannare dai soliti attivisti LGBT presi in prestito da altre città, ma hanno avuto ben presente il risultato ottenuto dalla paladina dei diritti LGBT dell’Emilia-Romagna, l’Assessore alle Pari Opportunità Roberta Mori: bocciata.
Ma non solo: terz’ultima dei candidati del Partito Democratico del Nord-Est. E la petizione a favore della famigerata legge regionale sull?omotransnegatività non ha raggiunto le 2.500 firme in tutta Italia (= 125 per Regione).
Per tutte queste ragioni, per questo intelligente modo di operare, il centro-destra ha sostenuto i cattolici:
– la Lega di Salvini: sia con il Ministro per la Famiglia, sia con i Consiglieri Comunali neo-eletti, sia con il fattivo interessamento del Segretario Regionale On. Vinci:
– Forza Italia, sia con una presa di posizione di un Consigliere Regionale modenese, sia con una durissima presa di posizione del Segretario Regionale, On. Bignami, che giustamente segnala che ?i gay pride finiscono, sistematicamente, per rivelarsi manifestazioni che sviliscono o condannano la famiglia tradizionale e il concetto stesso di eterosessualità?.
Quali i partiti a favore del pride? Solo il Sindaco del Partito Democratico di Modena e pochissimi altri suoi colleghi della provincia sono sfilati con la fascia istituzionale, in mezzo a uomini sculettanti e con le calze a rete. Vedremo il frutto di tale comportamento alle elezioni regionali di questo fine d?anno?
Dunque, un successo connotato dall?ecclesialità, che auspichiamo si estenda alle altre iniziative analoghe. Possibilmente, migliorando le capacità di comunicazione e tenendo conto di tutti suggerimenti già indicati dall?Osservatorio Gender.
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