La Regione Abruzzo (nella foto accanto il Governatore sen. Marsilio da Papa Francesco) ha ritenuto inapplicabile la circolare del Ministro Speranza sull?aborto a domicilio fai-da-te.
Pertanto, ha inviato a tutte le ASL una forte raccomandazione di somministrare la RU486 preferibilmente in ambito ospedaliero e non presso i consultori familiari (1)
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FattiSentire.org
Bologna, 11/2/2021
NOTE
(1) [https:]]
(2) [https:]] , pag. 16
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]]>Cavallo e Cerrelli (Lega): «Responsabili dell’educazione dei nostri figli»
I due esponenti leghisti chiedono al Provveditore agli Studi di vigilare e intervenire dopo un incontro su migranti e omosessualità svoltosi in un istituto scolastico della città:
«In tale contesto globalista e mondialista si tende a distruggere, con il pretesto dell?uguaglianza, le identità dei popoli – spiega il coordinatore -. Con questo scopo si inserisce l?ideologia gender che nega a sua volta le identità sessuali, il corpo sessuato, la differenza biologica fondamentale tra maschio e femmina, come tentativo di dimostrare che la mascolinità e la femminilità non sono che costruzioni sociali, separando così natura da cultura».
—–«Né bigotti, né omofobi, né razzisti, ma soltanto responsabili dell?educazione dei nostri figli». È quanto dichiara in una nota il coordinatore provinciale della Lega Salvini di Crotone, Giancarlo Cerrelli, a margine della polemica scatenatasi dopo il dissenso della Lega di Crotone circa un incontro su tematiche gender, tenutosi presso l?Istituto Pertini ? Santoni di Crotone.
«Abbiamo assistito per lo più ? afferma Cerrelli – a repliche superficiali e ad insulti pesanti; lo stile usato è sempre lo stesso: insultare, offendere, emarginare ed etichettare come omofobo, razzista e bigotto, chi si oppone alla dittatura del pensiero unico politicamente corretto. Tale dittatura che per molti è invisibile, sta distruggendo subdolamente le nostre identità, per renderci sempre meno esseri umani e sempre più consumatori, esseri senza radici, soggiogati dai nostri desideri, che devono essere appagati a tutti i costi».
«L?ideologia di genere – continua il Coordinatore provinciale della Lega – merita un approfondimento e a tal proposito accogliamo con piacere il gentile invito ad un confronto fattoci a mezzo stampa dalla Dirigente Scolastica del Pertini ? Santoni. È opportuno sottolineare che l?ideologia gender auspica il superamento della parola sesso, troppo legata all?aspetto biologico, per sostituirla con i termini identità di genere e orientamento sessuale; in tal modo ognuno, in base ai propri desideri e al proprio sentire, potrà scegliersi il proprio orientamento sessuale tra i circa sessanta orientamenti presenti nel catalogo LGBTIQIA».«L?ideologia di genere ? continua Cerrelli – è imposta da una governance mondiale, che opera in tutti gli ambiti e a tutti i livelli, da quello lavorativo, a quello giuridico, a quello dei media, a quello della moda, etc. e ha come ambito privilegiato il mondo della scuola; i promotori di tale ideologia si servono di associazioni LGBTIQA, o di associazioni appartenenti alla galassia delle associazioni di sinistra, ma anche di docenti compiacenti, legati generalmente anch?essi al mondo della sinistra, presenti perlopiù in ogni scuola, per veicolare – agli studenti ancora in fase di maturazione e di una definizione della propria identità sessuale – una pericolosa propaganda a favore di questa antropologia, che privilegia la fluidità sessuale e l?esaltazione di un?assoluta autodeterminazione dell?identità sessuale, basata sull?auto percezione delle emozioni».
Clicca per ingrandire L?indottrinamento«Tutto ciò ? sostiene ancora l?esponente leghista – è condito dall?incoraggiamento ai docenti, da parte del Ministero dell?Istruzione, di attuare piani, programmi e raccomandazioni ministeriali, mediante progetti didattici, che senza un contraltare, fanno propaganda a temi imposti all?Italia dall?Unione Europea, come l?omofobia, la non discriminazione e la libertà, letti, tuttavia, con lenti ideologiche, che tendono a voler omologare e orientare i più giovani a sposare l?ideologia gender, che tende a cancellare le identità sessuali, a favore di una sessualità sempre più liquida».
«In Svezia, a tal proposito, – osserva infine Cerrelli – ove si attua da più tempo questo indottrinamento, si registra un incremento di bambini ?sessualmente incerti? che si rivolgono alle strutture specializzate alla ricerca di un?assistenza medica: come stupirsi di questi dati se l?obiettivo dichiarato di tali interventi, che vanno a toccare le identità in formazione dei più piccoli, è consapevolmente mirato a ?dare libertà? e togliere certezze sul genere? Diciamo, pertanto, basta all?indottrinamento che vuole snaturare i nostri figli. Difendiamo i nostri figli da un?ideologia che vuole manipolare il reale, modificando le parole e costruendo ruoli artificiali; riscopriamo, invece, la bellezza dell?identità, al contrario del globalismo che vuole cancellare le nostre radici e le nostre tradizioni».
Strumentalizzazioni a scuola«Non siamo omofobi ? aggiunge la consigliera comunale di Crotone, Marisa Luana Cavallo – e la nostra non è una presa di posizione contro gli omosessuali, a differenza di molti che li considerano diversi e li categorizzano, per noi, al contrario, sono persone e in quanto tali vanno rispettati. Il nostro dissenso è invece nei confronti di chi a scuola strumentalizza i temi della libertà e dell?uguaglianza per inserire invece in maniera del tutto sottile e subdolo l?ideologia del gender che mira a sostituire – come è stato fatto ultimamente dal governo Conte e prima ancora dal governo Renzi – i termini madre e padre con genitore 1 e genitore 2. I bambini, con buona pace dell?ideologia gender e dei suoi sostenitori, – conclude Cavallo – hanno il diritto di avere un papà e una mamma. Non si può soddisfare l?egoismo degli adulti a scapito dei più piccoli che non hanno la possibilità di scegliere».
fonte: [https:]
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]]>Pochi giorni fa, l?Assessore Giorgia Latini era stata violentemente minacciata da parte delle lobby abortiste e gender: «Andiamo a bruciarle la casa» (2).
Pur con qualche nota stonata (ad es. il chiedere l?applicazione della 194) sono state tutte buone le dichiarazioni dei partiti.
Lega, Simona Baldassare: «Le donne vanno aiutate a scegliere la vita, non la soppressione di bambini innocenti che non posso difendersi» (3).
Fratelli d?Italia, Carlo Ciccioli (Capogruppo): «Oggi la vera battaglia da fare è per la natalità. Non posso accettare che siccome la nostra società non fa figli allora possiamo essere sostituiti dall?arrivo di persone che provengono da altre storie, continenti, etnie» (4).
Forza Italia, Jessica Marcozzi (Capogruppo): «No alla pillola abortiva nei consultori. Le linee guida del Ministero non sono una fonte di diritto. Noi difendiamo i valori della famiglia e troveremo i fondi per aiutarla» (5).
L?Assessore alla Sanità, Filippo Saltamarini (Lega): «Credo che le donne abbiano il diritto di essere protette [?] Io aprirei anche ad associazioni private per il diritto alla vita» (6).
Già le associazioni pro-life: a sostegno della decisione della Giunta, il 17 gennaio il Centro Accoglienza alla Vita di Loreto avevo svolto un eccellente flash-mob (7). Al termine, il medico obiettore Roberto Festa, aveva consegnato 1.450 pannolini al Partito Democratico: «uno per ogni bambino abortito nel 2019», perché «chi sostiene che l?aborto volontario sia un diritto ha le mani che grondano sangue innocente, forse più di chi pratica questo inumano delitto» (8).
Nulla, invece, hanno fatto i soliti furbetti di Pro-Vita e Famiglia che (come al solito) tentano di prendersi meriti che non hanno.
FattiSentire.org ha più volte messo in guardia da questi ?negoziatori raccoglitori di soldi? (9): anche oggi invitiamo a NON dar loro alcuno spazio mediatico.
FattiSentire.org
Bologna, 28/1/2021
—
FONTI.
(1) Qui il video: [https:]]
(2) Cfr. [https:]]
(3) E ancora: ?L?interruzione di gravidanza è una questione che va affrontata con la massima delicatezza. Siamo arrivati ? ha tuonato la Baldassarre ? all?assurdo che per la sinistra i messaggi positivi diventano Medioevo e l?aborto quasi un dovere. Come parlamentare e medico, approvo la scelta della Regione Marche, guidata dal centro-destra, di bocciare la mozione-dem, che intendeva imporre l?applicazione della pillola Ru486 nei consultori, come da indicazione del ministero della Salute? (cfr. [https:]] ).
(4) Cfr. [https:]]
(5) Cfr. [https:]]
(6) Ibid.
(7) Qui il video del flash mob: [https:]]
(8) Il Manifesto, cit.
(9) Le Dichiarazioni in occasione di un evento a Verona: «Noi non vogliamo abrogare nulla, né togliere diritti» ( [https:]] ).
L'articolo RU486, Marche: il CAV ottiene il NO alla somministrazione nel Consultori proviene da FattiSentire.org - Per la vita e la famiglia.
]]>Rivoli è un Comune di quasi 50.000 abitanti della cintura di Torino.
Dal maggio 2019 il Comune si è liberato dalla pluridecennale egemonia social-comunista con ca. il 40% dei voti al centro-destra.
Pochi giorni fa, la nuova Amministrazione ha approvato la cosa più normale del modo: una Mozione in difesa della famiglia e dei ragazzi dalle perversioni della modernità.
Da che cosa? Dalla subdola propaganda politica che vuole corrompere le giovani generazioni: ?all?ombra di concetti assolutamente condivisibili [?] si nascondono dei rischi?.
Quali rischi? “Sensibilizzare i bambini alla cultura gender può provocare gravi conseguenze nella crescita dei più piccoli“, spiega la consigliere leghista Manuela Mancin.
Trattandosi di un atto fondamentale per le Amministrazioni di Centro-Destra (facilmente replicabile), lo abbiamo chiesto alla Vicesindaco Laura Adduce e lo riportiamo qui: https:www.fattisentire.org/db/20210123_rivoli_mozione_NOgender.pdf
Cosa prevede la Mozione?
– bandisce l?ideologia “gender” dalle scuole elementari di Rivoli (che solitamente godono di contributi comunali);
– intima agli insegnanti di vigilare contro un?ideologia che “si è insinuata nei programmi didattici“;
– chiede “preventive e dettagliate relazioni scritte alle famiglie sugli argomenti che i docenti intendono trattare con gli alunni“.
La Giunta si impegna a far conoscere queste fondamentali raccomandazioni “nelle scuole di Rivoli [?], e a informare i dirigenti scolastici e gli insegnanti, perché questa giunta ritiene inaccettabili i principi sostenuti dalla cultura gender“.
Non solo: i dirigenti scolastici e gli insegnanti dovranno condividere “qualsiasi insegnamento riguardante l’educazione sessuale” con le famiglie, “attraverso una preventiva e dettagliata relazione scritta sugli argomenti che si intendono trattare con gli alunni” (i.e. consenso informato preventivo).
Insomma, un provvedimento normalissimo e di puro buon senso, che tuttavia ha (come sempre) scatenato la reazione del Partito Democratico e dell?Arcigay. I soliti pretestuosi argomenti portati da costoro non meritano una parola.
Significativo, invece, che l?intollerante e intimidatrice raccolta di firme promossa dal PD abbia raggiunto la misera cifra di 120, a fronte di 2.272 (dati 2020) bambini in età da scuola elementare: nemmeno tutti gli iscritti al PD l?hanno firmata.
I difensori della famiglia di tutta Italia prendano esempio dalla Vicesindaco Adduce e dalla Consigliere Mancin: indispensabile avviare un dialogo permanente con le amministrazioni comunali di centro-destra!
FattiSentire.org
Bologna, 23/172021
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]]>In Italia, anche i cristiani democratici più conservatori sono scossi:
– tempi.it ritiene urgente togliere a «Zuckerberg [inventore di Facebook] & c. il controllo dello spazio comune»;
– la nuovabq.it mette in guardia da un «soggetto privato, privo di legittimazione democratica, che interviene sui diritti garantiti dagli ordinamenti giuridici».
Come spesso accade a quest?area culturale, entrambi auspicano un rimedio peggiore del male: «siano solo le istituzioni ad avere il controllo legittimo dello spazio pubblico».
In mezzo a queste contraddizioni, ci viene aiuto il sempre-socialista Giuliano Ferrara dalle colonne de Il Foglio: «Una piattaforma come Twitter è un?impresa e una società privata della comunicazione. Anche i giornali lo sono. Twitter ti esclude, i giornali ti escludono, un tuo post è bannato o corretto con un avvertimento, il tuo account è sospeso, questo articolo non si pubblica».
Confermo: quanto ha fatto Twitter poche ore fa, è proprio delle democrazie moderne da sempre.
Ricordo che, negli anni Settanta, era facile procurarsi il Manuale di Marighella (1), usato dai terroristi delle Brigate Rosse: non mi risulta sia mai stato sequestrato.
Ricordo, invece, le irruzioni disposte dei PM ?alla Nunziata?, che sequestravano musicassette con gli inni dei cristiani controrivoluzionari nicaraguensi e dei cristiani maroniti libanesi.
Ricordo, infine, le riunioni del Comitato Civico di Bologna (in Galleria Acquaderni) in cui si celebrava la Costituzione assieme alla ?Legge Scelba? (645/1952), la quale stabiliva che, pur essendo tutti uguali, alcuni sono meno uguali.
Che avesse ragione Papa Mastai Ferretti quando definiva: «il concedere a tutti di manifestare in pubblico e apertamente qualunque pensiero e opinione conduce più facilmente a corrompere i costumi e gli animi dei popoli e a propagare la peste dell?indifferentismo» (Syllabus, n. 79)?
Il giudizio: nella democrazia moderna si usano due pesi e due misure.
In questo contesto, che fare?
Occorre, come sempre, cercare di fare il maggior bene possibile: in pratica, dobbiamo utilizzare tutti gli spazi di libertà rimasti per diffondere le buone idee della Dottrina Sociale naturale e cristiana.
Ci scrive un?amica di FattiSentire.org: «Quali sono i social su cui migrare uscendo da Facebook e Twitter? e il motore di ricerca alternativo a Google? Grazie».
A mio avviso, questa domanda è frutto di una mentalità simile a quella lefebvriano-sedevacantista; che tende cioè a rinchiudersi nel proprio ambiente, stare tranquilli e non correre rischi.
Vale a dire: nessuna intenzione di cambiare il mondo, anzi, isolarsi, perché ?chi va al mulino si infarina?.
Eppure, nonostante gli abbandoni degli ultimi giorni, Facebook e WhatsApp continuano a essere i social – messenger più utilizzati d?Italia? e come ogni volta riprenderanno a crescere.
Non cercare di usarli è come auto castrarsi, è scegliere la vita comoda: un po? come gli irlandesi che volevano allontanarsi da Braveheart alla battaglia di Stirling.
Di più: è rinunciare al mandato missionario ?andate ed evangelizzate tutti i popoli?.
FattiSentire.org utilizza Facebook dal 2008 e anche le sue pagine crescono.
In questi anni siamo stati bannati un centinaio di volte, ma abbiamo imparato ad aggirare l?ostacolo.
Oggi, tutte le nostre pagine sono ?rallentate? (meno proposte rispetto ad altre): nonostante ciò, siamo riusciti a sottoporre una raccolta firme a 15.000 cattolici emiliano-romagnoli.
Conclusione. Chi non va al mulino, non mangia.
David Botti
(1) Carlos Marighella, figlio del partigiano emiliano Augusto Marighella, nel 1934 lascia l’Istituto Politecnico di Bahia per entrare nel Partito Comunista Brasiliano dedicandosi da quel momento solo alla politica. Incarcerato più volte ha militato nel PCB fino alla metà degli anni Sessanta.
Nel 1966 scrisse il libro «La crisi brasiliana» (A Crise Brasileira), un vero e proprio manifesto politico incitante alla lotta armata.
Nel 1968 fondò l’Ação Libertadora Nacional (ALN), la cui prima azione eclatante fu il rapimento dell’ambasciatore statunitense Charles Burke Elbrick (settembre 1969) in un’operazione condotta con il Movimento Revolucionário 8 de Outubro (MR-8).
Sempre nel 1968 Marighella scrisse il Piccolo manuale della guerriglia urbana, che fu tradotto in varie lingue ed ebbe vasta diffusione all’interno di gruppi terroristici americani ed europei (The Weathermen, IRA Irish Republican Army, Organizzazione 17 novembre, ETA, BR Brigate Rosse, RAF Rote Armee Fraktion).
Il testo venne pubblicato clandestinamente in Italia in cartoncino flessibile colorato (arancio), e non è possibile sapere quante copie ne siano state stampate.
Il ?Manuale? veniva diffuso assieme a fascicoli utili alla realizzazione di bombe Molotov, armi improprie e alla prima difesa giudiziaria in caso di fermo o arresto dalle forze dell?ordine.
E? possibile scaricarlo gratuitamente da qui
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]]>Nelle scorse settimane abbiam dato notizia
– della mamma di Firenze costretta a cambiare scuola al figlio;
– delle modalità con cui vengono applicate le leggi regionali sulla cosiddetta omofobia;
– della condanna dell?avvocato Taormina per aver pensato male;
– del totalitario tentativo di far ritirare un volume del Cardinale Sgreccia.
Questa settimana vi presentiamo 4 casi verificatesi nei giorni scorsi, proprio vicino a casa nostra:
Gatteo a Mare (RN): il parroco don Mirco Bianchi è di nuovo additato al pubblico ludibrio per aver insegnato? la Prima Lettera ai Corinzi! Il cui autore Gayburg chiama ?Paolo di Trasi? (sic!).
Milano. Il potente settimanale sinistrorso l?Espresso minaccia il minuscolo giornale gratuito “InformaMilano“. Quale la sua colpa? Lo spiegare che ?Non c?è solo il coronavirus ma anche la piaga delle infezioni sessuali diffuse dai comportamenti gay?. Arriveremo alla censura dei testi di medicina che parlano dell?epatite B?
Cesena. Condannati per diffamazione e 2000 euro di multa sei ragazzi: la loro colpa? Aver inscenato il ?funerale per l?Italia? davanti al municipio mentre veniva ufficiata una unione civile. Le associazioni goliardiche stiano in guardia?
Barrafranca (Enna). Un altro sacerdote coraggioso accusato di omelia omofoba durante la recente festa della Sacra Famiglia: «La famiglia – ha detto – è fondata dal matrimonio tra un uomo e una donna. Ogni altro tipo di unione, è contronatura. Oggi si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi». L?Arcigay insorge, il bravo Sindaco difende il coraggioso parroco, ma? purtroppo il Vescovo tace.
Non si capisce perché i migliori media e i siti cattolici diano notizia solo di fatti che accadono all?estero: il gender in Inghilterra, l?aborto negli USA, il terrorismo in Francia, l?islam in Sudan.
Eppure i dati auditel di Striscia la notizia dovrebbero insegnare che le persone sono più sensibili a ciò che accade vicino a casa nostra!
Facciamo tutti il possibile per far capire che la dittatura gender è già in atto.
Nel concreto, un?indicazione operativa è quella di sensibilizzare gli uomini dei partiti di centro-destra affinché offrano il patrocinio legale gratuito a chi finisse sotto processo per pensarla come Dio comanda.
Non a caso, le lobbies LGBT si sono dotate di più di una rete di avvocati per colpire chi non la pensa come loro.
FattiSentire.org
L'articolo Aumenta l?intolleranza LGBT verso gli italiani: 4 nuovi casi proviene da FattiSentire.org - Per la vita e la famiglia.
]]>L?attenzione generale è ora concentrata sulla pandemia che ci devasta e non potrebbe essere diversamente davanti ad un disastro umano ed economico di così vasta portata.
Un altro pericolo però rimane immanente, quello del terrorismo islamico.
Anche senza voler considerare i recenti episodi dovuti ad attacchi di ?lupi solitari? in Francia, è un fatto che tale tipo di terrorismo non sia certo un capitolo chiuso. Dalle Filippine alla Siria, all?Iraq, all?Afghanistan e sempre più vicino a noi in Egitto e nel Sinai, Nigeria e Niger, Sahel, Sudan, Burkina Faso, Marocco, Somalia è un fiorire di movimenti ad esso collegati.
In Africa Settentrionale la situazione è ancor più preoccupante, perché il terrorismo locale si fonde con i fenomeni di migrazione clandestina e la crescita, in particolare in Italia, di quelle seconde generazioni che sono state negli altri paesi la culla della radicalizzazione.
È perciò seriamente ipotizzabile che al termine di questo periodo di pandemia, più o meno verso la fine del prossimo anno, si possa assistere a una recrudescenza di attentati organizzati, non più spontaneistici, sul suolo europeo, Italia compresa. Preoccupazione sicuramente ben presente nei governi, come dimostra il recente vertice svoltosi a Parigi l?11 novembre, da cui l?Italia è stata purtroppo esclusa.
In questo quadro di minaccia una particolare attenzione va posta a un genere di obiettivi particolarmente significativi e al tempo stesso al momento, estremamente vulnerabili: le nostre chiese. Le chiese, specie durante le funzioni religiose, sono state spesso oggetto di pesanti e reiterati attacchi soprattutto in Nigeria con sanguinosi attentati durante le celebrazioni a partire dal 2010 con più di 2000 chiese distrutte nella sola Nigeria settentrionale.
O in Egitto contro le chiese copte a partire dal 2010 fino agli attentati sanguinosi rivendicati dall?ISIS ad Alessandria e Tanta, il 9 aprile 2017 (45 morti e più di 78 feriti) e a Mina, il 9 dicembre dello stesso anno, con 11 morti e 5 feriti. Non dobbiamo neanche dimenticare le 21 chiese incendiate in Francia negli ultimi due anni (almeno 15 incendi emersi come dolosi), e tra questi è sicuramente doloso l?incendio del luglio di quest?anno dell?antichissima Cattedrale di San Pietro e Paolo, fondata in Nantes nel 1434, provocato da ben tre inneschi.
In Italia, culla della religione cattolica, sono presenti ben 26.373 edifici di culto, suddivisi fra 16 regioni ecclesiastiche, che fanno capo a più responsabili: la Chiesa nelle sue varie accezioni (ordini, congregazioni, confraternite, eccetera), lo Stato (Fondo Edifici di Culto, 800 edifici), le Regioni e i privati.
Mediamente circa il 25% della popolazione si reca a messa almeno una volta la settimana, prevalentemente di domenica, suddividendosi in un numero di funzioni che variano da una e due nelle giornate feriali a tre o quattro in quelle festive.
Si tratta cioè di un enorme numero di possibili obiettivi, di cui si possono facilmente studiare le caratteristiche quali numero di frequentatori abituali, orari, vie di accesso, distanza da sedi delle forze dell?ordine ecc?.
Tali obiettivi sono facilmente vulnerabili attraverso almeno due principali modalità di aggressione, l?incendio doloso e l?attacco diretto portato con armi individuali, bombe a mano o esplosivi. Occorre distinguere tra gli edifici di culto di maggior importanza e dimensioni e gli altri. Duomi, cattedrali, basiliche e chiese principali normalmente sono posti in posizioni facilmente raggiungibili dalle forze dell?ordine, hanno più uscite e vie di fuga, seguono almeno in parte le norme di sicurezza infrastrutturali, hanno anche sistemi antincendio e spesso sono sottoposti a sorveglianza.
La maggior parte gli altri edifici invece è in ben altre condizioni. Pur accogliendo talvolta fino a 150/200 fedeli per funzione, essi non hanno sorveglianza, spesso sono dotati di un solo ingresso con porte facilmente bloccabili che molte volte si aprono solo verso l?interno, con apertura durante la Messa delle sole porte laterali, nessuna via di fuga o piano di evacuazione e inoltre dispongono di sottotetti con travature centenarie altamente infiammabili e facilmente accessibili.
Gli spazi interni, considerata la presenza di banchi, sono molto frazionati, impedendo un facile deflusso e causando immediata calca in caso di necessità di evacuazione. È da rilevare inoltre che buona parte dei fedeli è costituita da anziani, perlopiù donne, con atteggiamento assolutamente indifeso e che voltano le spalle all?ingresso dei possibili attentatori.
Non per nulla durante la seconda guerra mondiale le chiese furono spesso utilizzate dalle truppe naziste per radunare, rinchiudere e a volte eliminare cittadini inermi. Una Chiesa di medie dimensioni perciò è un obiettivo estremamente vulnerabile e pagante, per di più di alto valore simbolico.
Basti pensare cosa potrebbe portare nel volgere di un brevissimo tempo un attacco con blocco del portone principale e incendio del tetto, o portato da due o tre uomini armati con fucili automatici e bombe a mano, o da un kamikaze con un corpetto esplosivo.
Appare quindi necessario prendere una serie di misure adeguate a prevenire un?attività ostile che si spera non avvenga mai ma che d?altra parte non si può escludere a priori. Questo tanto più che in funzione dell?emergenza Covid e del lockdown ci sono ancora molti mesi a disposizione per l?adozione dei provvedimenti necessari.
In prima battuta occorre mettere a punto le misure che dovevano essere adottate già da tempo per la sicurezza infrastrutturale. Modifica dell?apertura delle porte verso l?esterno, o loro apertura durante le funzioni religiose, piani di evacuazione e antincendio, limitazione della capienza in funzione delle caratteristiche dell?edificio, come avviene per qualsiasi locale pubblico (ben poche chiese potrebbe avere l?autorizzazione ad aprire con le regole in vigore).
Ingresso controllato e allarmato ai sottotetti, installazione di adeguati impianti antincendio, piani per l?impiego dei vigili del fuoco e predisposizione per la chiusura/limitazione al culto degli edifici con le situazioni più pericolose.
Senza arrivare al terrorismo non sono pochi i casi di incendi accidentali avvenuti in chiese e teatri storici, spesso durante restauri effettuati non in condizioni di sicurezza. Basti pensare al Duomo di Torino o alla Sagra di San Michele o al Teatro della Fenice di Venezia. Quanto agli attacchi diretti poi ovviamente il peso maggiore ricade sull?intelligence per la loro prevenzione.
Sarebbe opportuna però una pianificazione che in caso di pericolo prevedesse di restringere drasticamente i luoghi di culto frequentabili, riducendoli a quelli più sicuri dal punto di vista infrastrutturale e che si possano sottoporre a sorveglianza, attivare ricognizioni preventive per l?accesso/attività delle Forze dell?Ordine e del 118 in caso di emergenza, individuare responsabili per l?evacuazione e loro addestramento, prevedere l?istallazione di apparati per la chiamata dei soccorsi, metal detector, scanner e sniffer per il controllo agli ingressi, predisposizioni per sicurezza d?area al momento dell?ingresso e soprattutto dell?uscita ecc?.
Le misure adottate per la salvaguardia delle sinagoghe, da tempo bersaglio di atti terroristici, potrebbero essere un buon esempio. Come già accennato questo può essere il momento ideale per prepararsi a eventi che auspichiamo siamo improbabili ma sicuramente possibili.
Sanare cioè una situazione già da tempo fuori delle regole e prepararsi in caso di peggiori eventi. C?è il tempo, da qui almeno fino all?estate prossima, ci saranno i fondi, grazie al Recovery Fund europeo. Occorre solo non cedere all?inerzia nella programmazione e pianificazione che, come l?emergenza Covid ci ha insegnato, può far risparmiare fatica oggi ma porta a disastri domani.
fonte: [https:]
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]]>Il PD conferma: l?omofobia non è un?emergenza. «Per il solo 2019 l?OSCE avvalendosi del suddetto contributo segnala 107 casi, in Italia, di atti discriminatori per motivi legati all?orientamento sessuale e all?identità di genere».
Cioè ca. 5 casi all?anno per regione, e l?OSCE prende i dati dall?OSCAD (Polizia) e dall?UNAR (che è espressione del Governo).
Il lavoro delle forze dell?ordine non sarebbe affidabile: «la disponibilità di dati quantitativi a livello nazionale che coinvolgano direttamente e/o indirettamente la popolazione LGBT+ e rispettino criteri di qualità e affidabilità dei dati è molto limitata».
Secondo il PD non ci si deve limitare alle Leggi per capire cosa è discriminatorio. «La concettualizzazione del fenomeno discriminatorio non può limitarsi alle categorie normative-legislative [?] e a indicatori di tipo oggettivo (discriminazioni subite o reali) [?]
Le denunce non rappresentano il fenomeno delle discriminazioni [?] nella sua globalità perché alcuni comportamenti, pur avendo una chiara matrice violenta, non sono sempre rilevanti sul piano penale o sono difficili da provare in sede giudiziaria».
Perciò è necessario inventare nuovi reati immaginari e psico-reati. Si dovranno «contemplare aspetti che afferiscono alla sfera della percezione quali: microaggressioni che inviano messaggi denigratori [?], ?insulti sottili? verbali, non verbali e/o visivi diretti alle persone spesso in modo automatico o inconscio».
Chi deciderà questi nuovi reati, oggi assenti dal Codice penale? «Le associazioni coinvolte in relazione al tavolo di confronto promosso dall?Assessorato Pari opportunità e sulle tematiche di cui alla presente», ossia 20 associazioni, tutte LGBT (di cui 8 sezioni Arcigay), metà delle quali non iscritte ai registri del non-profit.
Il PD rifiuta di dire quanti soldi sono previsti per contrastare l?omofobia. «Agli oneri derivanti dall?attuazione della presente legge si fa fronte con le risorse autorizzate con riferimento alle leggi regionali vigenti di settore».
Considerando che metà del ?tavolo di confronto? NON è iscritto ai registri regionali del Terzo Settore e, quindi, può ricavare profitti dalla propria attività, c?è il rischio che il denaro pubblico sia speso in modo poco chiaro, come già denunciato alla Corte dei Conti in occasione di un Festival gender nell?Unione Reno-Galliera (vedi qui).
La Regione a guida PD, ancora una volta, non ha preso precauzioni per evitare che il denaro pubblico vada a privati. «Dopo l?approvazione dei progetti, sia agli Uffici di Piano che alla commissione regionale, con la D.G.R. di approvazione delle graduatorie è richiesto un monitoraggio, in fase di realizzazione, nella misura pari ad almeno il 25% dei progetti assegnatari di contributi, in fase di realizzazione».
Il DDL Zan sarà presto votato in Senato. Occorre che ognuno si attivi perché questa non è solo follia, ma è follia ideologica.
Né si tratta di teorie o ipotesi, ma di documenti ufficiali su fatti che sono in corso.
FattiSentire.org
Bologna, 22/12/2020 festa di S. Pietro Canisio
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Michelle Bachelet (già Presidente socialista del Cile e oggi Alta Commissaria delle Nazioni Unite per i Diritti Umani) è intervenuta ad un video-incontro organizzato dalla Gran Loggia del Cile per celebrare la Dichiarazione Universale dei Diritti dell?uomo, che i framassoni celebrano come una loro vittoria contro i Diritti Universali di Dio.
Il “gran reset” mondiale perseguito dalle élites mondialiste è apparso alla luce in modo concreto durante il video-incontro (presente nel canale YouTube della Gran Loggia del Cile [https:]] ): si intende approfittare della pandemia e delle misure eccezionali di controllo sociale.
Nel suo intervento l?ex presidente cilena ha messo in risalto ?il prima e il dopo? che il Covid-19 rappresenta agli occhi dell?ONU: la realizzazione di una ?nuova era? che, partendo dai principi massonici del 1789 (libertà, uguaglianza, fratellanza), porti a compimento l?opera due volte secolare di distruzione di tutti i corpi intermedi, anche attraverso l?obbligo della vaccinazione: ?Dobbiamo vaccinare tutti gli esseri umani della Terra?.
Il “Reset”
“Amiche e amici“, ha segnalato, “la pandemia del covid-19 ci ha dimostrato che il modello di società esistente, costruito sulle diseguaglianze generalizzate, non è più da sostenere. Non possiamo permettere di tornare al ‘giorno zero’: quella è una normalità cattiva, una normalità che permetteva l?armonia in un mondo tremendamente diseguale“.
Da qui la necessità di quanto sta venendo chiamato “gran reset” o “grande re-inizio”, come è stato formulato a metà novembre dal primo ministro canadese Justin Trudeau: “Questa pandemia suppone un?opportunità per un reset“.
Una “nuova era” che abbisogna anche dell?aiuto dei framassoni
Nella stessa linea, Bachelet ha proposto “quel che dobbiamo fare in questa crisi è di non lasciar passare l?opportunità di riprenderci dalla pandemia con una società migliore di prima“.
Un?ipotesi che, nel corso della conversazione, è apparsa come un obiettivo concreto: “Ciò di cui abbiam parlato con il Segretario Generale [Antonio Gutierres] è la necessità di un ?Contratto Sociale? rinnovato per un?era nuova, perché il contratto sociale avuto sinora [quello di J. J. Rousseau] è superato e non ci sta dando i risultati che ci si aspettava da esso“.
“A questo scopo abbiamo bisogno e contiamo ancora su alcuni dei vostri principi massonici, la solidarietà, la fraternità?, aggiungendo: “Confido che possiate unirvi e agire come una sola umanità, perché questo è ciò che siamo“.
[?] Dopo aver riaffermato la necessità che la massoneria collabori con il mondialismo, la dirigente dell?ONU ha confermato il ruolo fondativo che attribuisce alla pandemia: “Quando è cominciato il covid-19, ho detto: ?Speriamo che questa pandemia abbia lo stesso effetto della Seconda Guerra Mondiale?.
Carmelo López-Arias, 07 diciembre 2020
Quali e quante forze possono essere messe a disposizione dalla massoneria?
Naturalmente, quanto proposto dall?ONU è stato subito raccolto dal Grand?Oriente d?Italia (Palazzo Giustiniani, di orientamento socialista):
?Dopo aver abolito i corpi intermedi e le monarchie, dopo aver diffuso ovunque il codice civile, abbiamo ancora un compito nel processo rivoluzionario!?.
Due notizie della stampa locale, perciò passate inosservate, ci danno qualche indizio sull?attuale forza delle Logge in Italia.
Bologna è una provincia di ca 1 milione di abitanti: ci sono 13 logge, la più grande ha 67 iscritti e al suo vertice c?è un funzionario di banca di una filiale di provincia. L?età media è molto alta, ma ci sono anche alcuni quaranta-cinquantenni.
Spiega il Gran Maestro del GOI Stefano Bisi: «A Bologna saremo circa 600. Mille e 200 in tutta la regione, divisi in 42 logge [?] I ?fratelli? si riuniscono due volte al mese in via Castiglione, a fianco di Palazzo Pepoli. In un piccolo appartamento ci sono due ?templi? e le 13 logge si trovano tutte lì, ruotando a turnazione».
Modena è una provincia di circa 700.000 abitanti, la seconda dell?Emilia-Romagna, conta tre Logge che si riuniscono a turno in un appartamentino di Via dello Zono.
Una storia della massoneria modenese è stata scritta da un fisioterapista e Gran Maestro, Mariano Brandoli, già consigliere comunale del centro-sinistra.
Vanto delle Logge modenesi è l?aver annoverato tra le sue fila il direttore generale della locale AUSL.
Fonti:
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]]>Molto spettabile e apprezzata redazione, ho appena terminato di leggere l?articolo di Amicone nel quale, se ben intendo, vi è tutto sommato un endorsement a Lupi quale sindaco di Milano.
Ma mi chiedo e vi chiedo: [?] come sta il medesimo a principi non negoziabili?
Perché il Lupi è un negoziatore e in passato ha negoziato. Eccome se ha negoziato. Ha ferito. Eccome se ha ferito. [?]
Ha ragione la lettrice: sono i valori non negoziabili il banco di prova con cui giudicare e decidere in ogni tornata elettorale. Non le professioni di fede (troppo spesso smentite dai fatti), né l?essere amicone di amiconi.
L?On. Lupi (e quasi tutti i suoi amiconi di Alternativa Popolare e democrazie cristiane varie), durante il Governo Renzi ha votato a favore delle Unioni Civili, del gender nella Buona Scuola e del Ddl sullo Ius culturae. Di più: non ha votato contro la semplificazione del divorzio (DL 132/2014), contro il divorzio breve (L. 55/2015), contro la cannabis, contro l?eutanasia.
Non è cosa da poco: si tratta di cooperare con la Legislatura più anticristiana nella storia della Repubblica.
Le continue fregature subite dai cattolici dopo le elezioni, non riguardano solo l?On. Lupi e i suoi amiconi, ma abbracciano almeno i 75 anni di storia della Repubblica.
Fu dopo la sconfitta al referendum sul divorzio che questi aspetti tornarono a essere analizzati e diffusi. Dapprima nel 1975 con una profonda sintesi ?La questione democristiana?; poi, nel 1987 su Il Sabato, con ?Tredici anni della nostra storia? (Socci-Fontolan); ancora, nel 1994, con l?accuratissimo volumetto ?Il Centro che ci portò a sinistra?.
Queste e altre opere dimostrano che la vittoria della secolarizzazione è dovuta più all?azione di traditori che alla forza della dittatura del relativismo. In estrema sintesi, all?interno del mondo cattolico vi è una tendenza alla subalternità nei confronti del potere: essa si manifesta in vari raggruppamenti dalle idee via via più eterodosse, cui segue una corrispondente eteroprassi.
Nei confronti di costoro vi è una sola difesa: chi ha tradito una volta, non deve più essere votato. Meglio ancora: se tradisce un intero gruppo Parlamentare (Alternativa Popolare, UDC, Popolari per l?Italia, PDF, Idea e tanti altri) non votare mai più per tale gruppo, quand?anche candidasse San Ferdinando di Castiglia.
Certo, la conversione è sempre possibile per tutti: ma chi si converte davvero non si ricandida e, invece, fa penitenza per il male fatto all?Italia almeno per un bel po?.
?Dimenticarsi? dei Governi Renzi, o far finta che (dopo soli 4 anni) non sia successo nulla è il modo più sicuro per venire traditi di nuovo e cooperare alla distruzione del Paese.
Molto meglio dare il proprio suffragio a chi si è opposto con intransigenza anche solo a qualche aspetto della rivoluzione antropologica, anche se non è credente. E così scoprire che una collaborazione non solo è possibile, ma è fruttuosa per entrambi.
Ultima osservazione: chi fa l?amicone dell?On. Lupi è responsabile della sconfitta quanto il parlamentare traditore. E? questo il motivo per cui non lo abbiamo segnalato come votabile alle elezioni politiche del 2018, individuandolo come ?popolare? grazie all?endorsment di un altro cattolico-democratico come Massimo Gandolfini e il Family day.
Attenzione, dunque, alle amministrative del 2021.
Almeno ?ricordiamoci?.
FattiSentire.org
Bologna, 14/12/2020
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